Rock Hard

Generous Maria 
"Command Of The New Rock" (Lunasound)

L’etichetta svedese Lunasound ha piazzato tra la fine del 2001 e l’inizio del nuovo anno due colpi micidiali per le orecchie dei cultori dell’hard rock, pubblicando gli album di debutto di Gorilla e Black Moses. "Command Of The New Rock", primo lavoro dei Generous Maria, sembra confermare le intenzioni della label di affermarsi come un punto di riferimento insostituibile nel panorama stoner.

Il disegno di copertina a cura del rinomato studio Malleus è un chiaro omaggio al capolavoro cinematografico di Kubrik, "2001: odissea nello spazio": cinque selvaggi gorilla (il "commando" dei Generous Maria) si avvicinano ad un monolito che sbuca fuori da una roccia, che assomiglia tanto alla paletta di una chitarra e che simboleggia la conoscenza del "nuovo rock" che a quei primati sta per essere trasmessa!

"Nuovo rock"?!? Sì, se siete tra coloro che ritengono che lo stoner abbia rinverdito le formule heavy tipiche dei ’70 imponendosi come una fresca alternativa al crossover e al post-grunge dei nostri giorni... E i Generous Maria lo stoner lo sanno maneggiare eccome!

L’iniziale "Big Shiny Limo" è una potentissima cavalcata kyussiana, così come "All Units Are Out" ricorda i Monster Magnet di "Dopes To Infinity"; ma la band ci mette del suo, e il risultato entusiasma. Ancora meglio fa "A Bed At The Edge Of The Universe", con una melodia cosmica che si costruisce in un crescendo di chitarre heavy, mentre le evoluzioni vocali dell’ipnotica ballad "Soulflight" sono un riuscito omaggio a ai Doors! Ci sarebbe ancora da dire dello strumentale "Ashram Of The Absolute", con evidenti inflessioni à la Motorpsycho, ma rischierei di far passare il quintetto svedese per un allegro manipolo di plagiari! Tutto il contrario: i Generous Maria suonano stoner rock in modo del tutto personale, come potrete verificare ascoltando "All Good Things (Must Come To An End)" o "Bridge Out Of Time", con le belle performance del singer Goran Florstrom e arrangiamenti azzeccati e originali.

Datemi retta, i Generous Maria meritano sin d’ora l’attenzione che già riservate ai più famosi gruppi heavy-psych del momento.

(8/10)

Luciano Gaglio

 

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