Freak Out Magazine
Interview with Dan, Jesper & Göran Freakout intervista Göran Florström (voce), Jesper Klarqvist (basso) e Dan Johansson (chitarra) dei Generous Maria, band svedese al debutto con 'Command Of The New Rock', disco dal titolo ambizioso a metà strada tra il crudo hard rock di matrice anni settanta ed i suoni iperfuzz dello stoner moderno. Ecco il resoconto di una serie di e-mail scambiate con loro. Salve Generous Maria, è quasi scontato che vi chieda innanzitutto il perché di questo bel nome... Göran : bè, a dir la verità nella band abbiamo
avuto una visione collettiva. Lei era là e noi l'abbiamo fatta nostra... Che sarebbe? Göran : diffondere il verbo del nuovo rock! Certamente! Questo è il titolo del vostro nuovo album, e l'artwork della copertina rende molto bene l'idea: un manipolo di cinque scimmie che si riuniscono davanti ad un monolite. C'è un messaggio dietro o è stata creata solo per attirare l'attenzione? Göran : Entrambi, direi. Un buon disco deve avere sempre una buona copertina. E' stata creata da vostri connazionali, Urlo e Poia a.ka. Mallues! Il disegno è come avrai capito ispirato ad 'Odissea nello spazio' di Kubrick e ci è sembrata un'ottima idea per completare il titolo...un nuovo impeto verso il rock'n'roll, un invito con le maniere forti...ahaha!! Penso che Malleus abbia fatto un ottimo lavoro, siamo molto soddisfatti. Chi possono essere le scimmie? Voi?? Göran : Si, penso proprio che l'idea di essere
cinque scimmioni che si agitano con il Nuovo Rock calza molto bene. Le nuove canzoni hanno tutte un'attitudine stoner'n'roll ed una forte vena melodica, è avvenuto tutto spontaneamente? Jesper : Direi di si, niente è mai troppo pianificato, suoniamo la musica che ci piace ascoltare da un palco o da un cd… naturalmente abbiamo le nostre influenze e preferenze ma nella band ognuno ha la propria personalità e i propri dischi,e generi, preferiti. I GM sono una miscela di tutto. Sono rimasto molto impressionato da due brani, 'Soulflight' ed 'Ashram of the absolute', ne volete parlare? Göran : Secondo noi sono due possibilità di
suonare psichedelici, 'soulflight' trasmette un senso di rilassatezza che può
trasformarsi in abbandono, ha una parte centrale di tastiera molto a là
Doors...la seconda è invece un continuo crescendo e si svolge in modo quasi
imprevedibile, freak potrei dire. Quali sono le vostre canzoni favorite dell'album e perché? Göran : Mi piacciono molto tutte ad essere sincero...sono come i nostri bambini, capisci…dovendo scegliere, oggi, direi "Big Shiny Limo", apre il disco ed ha un qualcosa di primitivo che mi rappresenta molto; "Bridge Out of Time", perché cresce giorno dopo giorno dentro me, contiene tante parti con altrettanti mood che stanno molto bene assieme, come se fosse un piccolo viaggio con tanti su e giù, e "Soulflight" perché è davvero cool!
Göran : hehe, no, la morte non è ancora arrivata ma ti assicuro che sono prigioniero del rock! Parlando seriamente, è una delle tante possibilità, ci sono molti modi per gestire la popolarità, ma che il rock possa influenzare tutta un'intera vita, di questo ne sono abbastanza certo. In 'Soulflight' invece fate un vago riferimento a Dio... che rapporto avete con la religione? Göran : buono direi...sono interessato alla religione in quanto tale, mi piace approfondire la conoscenza dei vari 'Dio' di diverse religioni. Göran, ho notato che nel tuo modo di cantare c'è qualcosa di Ian Astbury dei Cult. Göran : Ho ascoltato molto i Cult ma non ho mai visto Astbury come una fonte di ispirazione. Al contrario Iggy Pop è stato fondamentale per me sin da ragazzino. In questi ultimi dalla Scandinavia stanno venendo fuori grandi rock'n'roll band - Blackyard Babies, International Noise Conspiracy, The Hives, The Maggots, per citarne solo alcune - che opinione ti sei fatto di ciò? Göran : E' vero, l'ho notato, sono molto sorpreso. Davvero non ti saprei dire perché, c'è molta roba buona ma è ancora un movimento underground e le radio continuano a mandare la solita schifezza... ecco, non è ancora diventata una moda per fortuna, non si vedono locali spuntare come i funghi o riviste rock pompare l'ennesima big thing. A volte rifletto sul fatto che molte delle band rock svedesi sono più conosciute all'estero che in patria, è strano. Avete mai avuto la sensazione che la Scandinavia, o la Svezia, possa trasformarsi in una nuova Seattle? L'idea vi eccita o vi fa paura? Jesper: Ad essere onesto, non riesco a vedere tutta questa cosa nuova nel grunge e in Seattle... sono venuti fuori alcune buone band da lì che però sono durate davvero poco... ma la stessa cosa accade a Londra, New York, Goteborg.. Non ci interessa molto. Dan, perché non abbiamo avuto più notizie dei Mary Beats Jane? Si sono sciolti? Dan: Non proprio. Abbiamo cambiato diversi membri, ora il nome è Zen Monkey e siamo più rock- oriented. C'erano alcuni di noi coinvolti in altri progetti e non c'era abbastanza tempo per fare tutto, e bene, quindi abbiamo deciso di concentrarci più su qualcosa che valesse le energie spese. Ci sono rimasto un po' male ma, capisci, i problemi si risolvono. Perché avete scelto la Lunasound [la label svedese ha licenziato grosse promesse del nuovo rock come Gorilla e Black Moses]? Cosa ha più delle altre etichette? Jesper: Sai, potrà sembrare non importante - per
noi lo è - ma avere la label geograficamente vicina a noi è una gran cosa,
rende le cose molto più semplici. Si dice in giro che i vostri live set sono incendiari anche a costo delle vostre vite. È questa la spiegazione per cui sul vostro sito c'è una sezione 'souvenirs' con le foto di cavi rotti, bacchette spezzate, plettri ridotti ai minimi termini?? Jesper: I cavi si ma non i plettri, li perdiamo già al terzo pezzo… Goran: Si è vero, forse ci saltiamo sopra un po' troppo... D'estate si va a mare, si prende il sole…ma suonare? Goran: Certo che suoneremo, se sarà possibile, e
scriveremo nuove canzoni per il prossimo album. Ti dirò di più, in estate
verrò con la mia ragazza in Sicilia, non vedo l'ora di scalare l'Etna, voglio
proprio arrivare in cima la vulcano. Francesco Imperato
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