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GENEROUS MARIA | Göran Florström
Si può parlare oggi di rock senza dover per forza pensare a qualche
vecchia gloria imbolsita o a qualche plasticosa star mainstream? Ad
ascoltare la musica dei Generous Maria si direbbe proprio di sì! Autore
di un hard-rock energico e viscerale, il gruppo svedese rappresenta
l’anima più autentica e genuina del genere. La Tornado Ride non si è
lasciata sfuggire l’opportunità di pubblicare i due album della band in
vinile e, come al solito, ha dimostrato un gran fiuto nell’aggiungere
alla propria scuderia anche i Generous Maria, formazione cui siamo
andati immediatamente a rivolgere qualche domanda.
Sembra proprio che siate pronti per conquistare anche l’Italia. Come
siete entrati in contatto con la Tornado Ride e come è nata l’idea di
ristampare entrambi i vostri album?
Göran Florström (vocals): Volevamo con tutte le nostre forze che gli
album vedessero la luce anche come vinili e non solo come cd, perché
amiamo il vinile e la cosa appariva come conseguenze naturale di questo
amore. La nostra “usuale” label Buzzville non è solita utilizzare questo
formato, per cui ci siamo guardati intorno e abbiamo scoperto la Tornado
Ride, che stava producendo i dischi di alcune band a noi familiari. Così
li abbiamo immediatamente contattati. Siamo davvero contenti che si
siano dimostrati interessati, perché è grandioso avere gli album in
vinile e la Tornado Ride è una label fantastica con cui lavorare.
Credo che il vostro nome suonerà nuovo a più di un lettore, cosa mi dite
della vostra storia fino ad oggi? Quando vi siete formati e quali sono
stati i momenti più importanti nella vita della band?
GF: La band si è formata verso la fine degli anni Novanta, ricordo a
stento il momento preciso. Però, ricordo bene la nostra prima uscita,
uno split cd per la spagnola Alone Records. Noi abbiamo contribuito con
quattro brani e la band che divideva con noi lo split, gli Skua, ne
registrò altri quattro. È un buon lavoro e oggi è abbastanza raro,
dovreste ascoltarlo. In seguito abbiamo firmato per la label svedese
Lunasound e realizzato il nostro primo album, Command Of The New Rock. È
venuto bene, ma la Lunasound ha chiuso subito dopo e ha ceduto il suo
catalogo ad una label americana (Abstract Sound). Loro volevano solo
fare uscire Command Of The New Rock negli U.S.A. ma non erano
intenzionati ad avere a che fare con noi, così gli abbiamo detto “grazie
di niente e vaffanculo”. Quello che è accaduto in seguito è che abbiamo
trovato una nuova casa con la label belga Buzzville Records, una buona
label del cui roster siamo fieri di far parte. Loro hanno ristampato
Command Of The New Rock su CD con un po’ di bonus e anche il nostro
nuovo lavoro Electricism. Ora la Tornado Ride ha fatto uscire i due
album in vinile, fantastico!
Proprio in questo momento stiamo registrando quello che sarà il nostro
terzo album, non so quando uscirà ma sarà una bomba, questo posso
promettervelo.
Venendo alla vostra musica, la descriverei come il risultato di svariati
ingredienti combinati per dare vita ad una miscela originale. Qual’è il
vostro background come musicisti e come ascoltatori?
GF: Sì, credo proprio che tu abbia ragione, è una miscela di molte cose
differenti, ma alla fine veniamo tutti da una scuola hard-rock, abbiamo
le radici nell’hard-rock anni Settanta. Poi, Jeppe il bassista è fissato
con la musica degli anni Sessanta e trae le sue influenze da moltissime
realtà strane di quel periodo, frulla il tutto e crea con questo ottime
canzoni heavy rock. Matt, il batterista, è invece il classico tipo da
heavy anni Ottanta. Per quello che mi riguarda, io sono sempre
innamorato di Stooges, MC 5, questo tipo di band, ma anche gruppi come
Sir Lord Baltimore. Questa è l'aria che respiro. Ora come ora, ascolto
moltissimo i Black Angels, grande band.
A raffrontare i due album, si direbbe che il vostro songwriting si sia
fatto più diretto e aggressivo, sempre mantenendo il classico stile dei
Generous Maria. Mi sbaglio?
GF: Anche su questo hai probabilmente ragione, Electricism arriva dritto
al punto, è più “in your face” di Command Of the New Rock, che definirei
più spacey. Sono due album differenti, con una propria personalità ben
distinta e sono contento che sia così. È noioso quando i dischi ripetono
all’infinito la stessa canzone.
A proposito di stile, come nascono i vostri brani? È più il frutto di
jam session o c’è qualcuno che arriva in sala prove con idee da proporre
agli altri?
GF: Direi che succedono un po’ entrambe le cose. A volte, semplicemente
jammiamo in sala prove e diciamo: “hey, questo possiamo svilupparlo,
facciamone una canzone!” Altre volte qualcuno arriva da casa con qualche
idea che vuole provare e, altre volte, porta un’intera canzone già
completa. A parte ovviamente i testi, di cui mi occupo io. Quindi, il
processo varia molto da brano a brano.
L’artwork di entrambi gli album è opera del collettivo italiano Malleus.
Come vi siete incontrati e come avete lavorato per creare gli artwork?
GF: Yeah, Malleus, non sono grandi? Li amo! Per Command Of The New Rock
è stata la label Lunasound ad avere l’idea di contattarli e a noi
piaceva usare qualche tema legato a 2001 Odissea Nello Spazio. Così,
hanno realizzato l’ottimo artwork. Command Of The New Rock non si
riferisce tanto alla musica rock, ma alla roccia, scogliere, monoliti e
così via. Il tutto è volutamente vago, così la gente crede ci riferiamo
alla nuova musica rock, il che in realtà non è. Infatti, puoi vedere la
roccia nel poster allegato al vinile. Per Electricism la Buzzville ha
voluto avvalersi ancora di Malleus e, di sicuro, la cosa non ci è
dispiaciuta. Questa volta li abbiamo lasciati liberi di fare ciò che
preferivano dopo aver ascoltato il disco e tutto è andato alla grande:
adoro l’artwork di Electricism.
Possiamo dire che le differenze nelle illustrazioni di copertina seguono
il cambiamento di atmosfera tra i due dischi e che Electricism ha
un’indole più oscura?
GF: Yeah, Electricism è un album più scuro e il team di Malleus l’ha
intuito in maniera brillante.
Vi sentite legati ad una particolare scena? Quali band sentite più
vicine e con quali preferite dividere il palco?
GF: Quando abbiamo iniziato, siamo subito stati etichettati come stoner
rock e, ad essere onesti, non è che mi importi troppo delle definizioni.
Insomma, non è che mi facciano incazzare, ma per quanto concerne lo
stoner, non siamo il tipico gruppo stoner, questo è certo. Per cui, non
credo di poter dire che oggi ci sentiamo legati a qualche scena in
particolare, a parte la scena ROCK.
Mi viene in mente una band con cui abbiamo suonato in Germania qualche
anno fa, una band olandese chiamata 3 Speed Automatic. Gente in gamba e
divertentissima! Perfetti per andarci in tour e pure gran musicisti.
C’è qualche possibilità di vedervi suonare dal vivo in Italia nel
prossimo futuro?
GF: Nessun piano con una qualche sostanza per ora, se non un gran
desiderio di farlo. Mi spiace davvero, perché ci piacerebbe molto
suonare in Italia. Ho parlato con una persona che si occupa di
organizzare concerti in Italia qualche tempo fa, ma non so se la cosa
avrà un seguito. Speriamo che qualcosa si muova.
Grazie mille, a voi le ultime parole...
GF: Grazie a te! Cosa posso dire? Tutto quello che spero è che voi
ascoltiate l’edizione in vinile di Command Of The New Rock e di
Electricism. Fatevi un regalo di natale davvero figo!
::Generous Maria su Audiodrome::
A cura di: Michele Giorgi [michele.giorgi@audiodrome.it]
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Gruppo: Generous Maria
Intervistato: Göran Florström
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Data intervista: dicembre 2008
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